Celebrati i partigiani torturati e uccisi alle “Nuove”

Anche quest’anno, nella ricorrenza delle celebrazioni per l’ottantesima Festa della #Liberazione, l’ANPPIA (Associazione nazionale Perseguitati politici italiani antifascisti) ha organizzato una cerimonia commemorativa di fronte al portone principale de “Le Nuove”, in collaborazione con l’associazione “Nessun uomo è un’isola” che gestisce il museo situato dentro il vecchio #carcere. Dopo la deposizione di una corona davanti alla lapide che ricorda il sacrificio di tutti i giovani imprigionati e morti in quel luogo durante la #Resistenza al nazifascismo, Boris Bollone e Calogero Modica si sono avvicendati per gli interventi ufficiali della commemorazione mentre la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo è intervenuta per portare il saluto della Città. Bellone (ANPPIA) ha ricordato come, nel periodo che segue l’ottobre del 1922, Le Nuove siano state il luogo dove finirono imprigionati centinaia di oppositori del regime fascista e, dopo l’8 settembre del ‘43 luogo di tortura e morte nel famigerato braccio tedesco gestito dalle SS. Durante quel periodo, ha ricordato invece Modica (Nessun uomo è un’isola), in una cella destinata ad un solo detenuto erano stipati fino a dieci uomini, in un irreale silenzio dettato dalla preoccupazione che lo sconosciuto compagno di prigionia potesse essere una spia. Un carcere dove partigiani e civili antifascisti furono condannati a morte per motivi politici o per rappresaglia. Per Grippo, la cerimonia odierna rappresenta un’occasione importante per fare un bilancio sugli ottanta anni dalla Liberazione che non sia meramente celebrativo. A questo proposito, la presidente del Consiglio comunale ricorda che la Resistenza fu lotta e sacrificio, come ricorda questa lapide, ma fu anche impegno morale e politico per la costruzione di un progetto: non solo l’opposizione al fascismo, ma il patto per una nuova Costituzione, sottoscritto da persone con sensibilità diverse che si ritrovarono, però, nella convinzione che l’unico futuro possibile fosse quello all’insegna dei #diritti e della #libertà.
Marcello Longhin