Ventiquattro anni fa, Torino perdeva il suo vicesindaco Domenico Carpanini. Candidato a sindaco per il centrosinistra alle elezioni del 2001, fu stroncato da un malore durante un confronto elettorale con il suo avversario.
Profondo conoscitore di Torino, interprete dei problemi dei cittadini e dei quartieri, appassionato della storia della Città, fu il primo presidente del Consiglio Comunale, all’indomani delle elezioni del 1993 che videro la carica di sindaco attribuita a Valentino Castellani. Cercò, nel ruolo che la Sala Rossa gli aveva assegnato, di valorizzare al massimo le competenze dell’Assemblea elettiva, evitando il più possibile una posizione subalterna rispetto alla Giunta, esaltandone le prerogative di autonomia e di indipendenza. A Carpanini, che in Consiglio Comunale entrò nel 1980 dopo essere stato eletto nelle fila del Partito Comunista, con Diego Novelli sindaco, si deve, tra l’altro, l’impulso per la riorganizzazione dell’Archivio storico della Città nella sede di via Barbaroux e l’avvio di una produzione editoriale dello stesso Consiglio Comunale con l’obiettivo di raccontare e tramandare la storia e le battaglie politiche che hanno attraversato la Sala Rossa a partire dal 1848.
Proprio il giorno seguente alla sua scomparsa, avrebbe dovuto intervenire alla presentazione del XIII volume della collana Atti Consiliari – Serie storica, dal titolo 1946 – 1985 Donne e governo della Città, dedicato a figure femminili di spicco del dopoguerra, come Giuseppina Verdoja, Clara Bovero, Agnese Prandi, Frida Malan e tante altre. Una valorizzazione della storia del Consiglio Comunale proseguita anche oltre il suo mandato dai suoi successori, tra i quali Mauro Marino e Alessandro Altamura, entrambi presenti, questa mattina, ad un momento di ricordo presso la tomba, al cimitero monumentale, alla quale hanno partecipato ex compagni di partito e amici, accanto alla compagna Fulvia Reineri.
Dal 1997 al 2001 Carpanini fu vicesindaco. Tra le deleghe a lui assegnate, quella dedicata alla Polizia Municipale. Tra le persone che questa mattina lo hanno commemorato con un minuto di silenzio, anche i consiglieri Claudio Cerrato e Pierino Crema.
Federico D’Agostino