
Oggi una azione Iren è quotata oltre 2,50 euro, tanto che l’aumento della quotazione da marzo a oggi di circa trenta centesimi genera una potenziale plusvalenza patrimoniale di dieci milioni così come la scelta recente di confermare i vertici della società presieduta da Luca Dal Fabbro dimostra la bontà dell’operazione di acquisto, ha commentato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo a Palazzo civico nel corso dell’audizione in Sala Orologio davanti alle Commissioni I^ – VI^ e Servizi pubblici locali in merito all’acquisto del 2,9% del capitale della multiutility dalla Città metropolitana torinese.
Per dettagliare l’operazione il primo cittadino di Torino ha confermato le modalità dello scorso 5 marzo per approvare un’operazione finanziaria rilevante in una seduta ad hoc del Consiglio metropolitano. L’ex Provincia insieme al Comune di Torino oggi dispone della maggioranza relativa della multiutility superando il Comune di Genova. L’operazione di Metro Holding Torino – finanziaria della Città Metropolitana – e Intesa Sanpaolo ha consentito l’acquisto di 37.370.553 azioni pari al 2,9% del capitale, per una spesa complessiva di 83 milioni di euro a un prezzo per azione non superiore a 2,228 euro. L’ex Provincia è salita al 5,371% dell’azionariato da sommare – in virtù del sub-patto torinese siglato nel 2024 – al 13,8% in mano al Comune di Torino attraverso Fct. Un 19,17% detenuto dai due enti torinesi che inverte i rapporti di forza con gli altri soci pubblici alla guida del gruppo: il Comune di Genova possiede il 18,85% delle quote; Reggio Emilia, Parma e gli altri Comuni emiliani raggiungono il 16,17%; La Spezia è all’1,5%.
All’audizione di Lo Russo sono intervenuti Pidello – Paolo Damilano – Garione – Maccanti – Cerrato – Crema – Greco – Viale – Diena – Apollonio – l’ex consigliera Rosolen e il vicepresidente Firrao che ha coordinato la seduta di Commissione.
(Roberto Tartara)