
La zona scolastica è una definizione stradale comparsa nel codice della strada in vigore dal 15 Settembre 2020 a seguito del Decreto Semplificazioni (76/2020). La strada scolastica è, invece, una strada il cui accesso è consentito esclusivamente a pedoni e biciclette, realizzata con l’intenzione di liberare l’area da mezzi ingombranti, inquinanti, rumorosi e pericolosi e per restituire ai bambini uno spazio sicuro per muoversi in ingresso e uscita dalla scuola. In questa direzione si muove la mozione di Valentino Magazzù, approvata ieri pomeriggio in Consiglio comunale, riguardante la predisposizione di linee guida per la creazione di piazze e strade scolastiche in città. In particolare, il documento invita Sindaco e Giunta a predisporre queste linee guida, per sperimentarle durante la settimana della mobilità o di altre iniziative analoghe, previa valutazione di fattibilità da parte degli uffici tecnici e avvalendosi del coinvolgendo di esperti del settore. La sperimentazione dovrà prevedere un periodo di prova congruo a valutare gli effetti del provvedimento, dando priorità alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie e, soprattutto, alle strade che insistono su edifici scolastici privi di cortile. Attraverso le circoscrizioni si dovranno coinvolgere, oltre alle scuole interessate, anche le associazioni del territorio ed eventuali comitati e associazioni di commercianti, per definire un piano di iniziative e rendere partecipato il processo che porta alla strada scolastica. Servirà, infine, un capillare piano di comunicazione con il posizionamento di cartelli nei pressi della strada scolastica, l’affissione di manifesti informativi negli spazi all’ingresso delle scuole, informazione attraverso i social ufficiali della Città e delle Circoscrizioni. La mozione impegna anche Sindaco e Giunta ad attivare procedure ad evidenza pubblica verso enti pubblici o istituzioni private interessate a prendersi cura delle strade scolastiche attraverso la fornitura di elementi di arredo urbano e barriere mobili per la chiusura temporanea al traffico delle strade, oltre a valutare la possibilità di siglare Patti Educativi per avere una maggiore fruizione dei cortili delle scuole per le operazioni di ingresso ed uscita degli alunni e una maggiore apertura in orario extrascolastico. Come ha ricordato il consigliere del Partito Democratico, presentando il documento in Aula, le prime strade scolastiche sono nate a Bolzano, nel 1989, per estendersi progressivamente in tutta Europa e nel Mondo. Sono state realizzate con il parere favorevole della comunità scientifica che le ritiene una priorità per mettere al centro la sicurezza degli studenti più piccoli, la loro salute, la possibilità di costruire spazi per la socializzazione. Nel 2022, il numero di strade scolastiche stimato in Europa era di circa 1.250: 600 solo a Londra, 210 a Barcellona e 100 a Parigi.
Marcello Longhin