Torino è sempre più una “città danzante”

L’adesione al manifesto “Torino città danzante – Balla Torino social dance”, deliberata il 7 ottobre 2024 dal Consiglio Comunale, che ha approvato la relativa mozione proposta da Maria Grazia Grippo (PD), è stata al centro dei lavori della seduta del 12 marzo 2025 della Commissione Cultura, presieduta da Lorenza Patriarca (PD), convocata proprio per verificare lo stato di attuazione del documento.

La Città collabora da tempo con Balla Torino, cercando da sempre di valorizzare l’evento – ha affermato l’assessora alla Cultura, Rosanna Purchia.

Ad esempio – ha ricordato – con il progetto “Circoscrizioni in mostra” in piazza Carlina nel 2023 e in altre iniziative nelle biblioteche, oltre che con il Torino Jazz Festival, che prevederà due momenti speciali al Mauto, organizzati per celebrare il prossimo 25 Aprile, con il “Ballo della Liberazione”.

La presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo ha quindi ribadito l’importanza politica e la trasversalità del manifesto “Torino città danzante”. Il ballo – ha affermato – ha una forte componente sociale perché è fruibile da tutti e tutte e promuove benessere, inclusione ed educazione allo stare insieme. Ora siamo diventati la prima città danzante d’Italia e possiamo essere d’esempio anche per altri Comuni, valorizzando questa vocazione.

Il direttore della Fondazione Contrada Torino che promuove Torino, Germano Tagliasecchi, ha ringraziato la presidente Grippo, la Commissione e la Città per la collaborazione e ha evidenziato la crescita della manifestazione, che nel 2024 ha coinvolto 12 mila persone in oltre 80 eventi in 9 giorni, con un aumento del 30% della partecipazione. Ha quindi evidenziato gli aspetti sociali, economici e turistici dell’iniziativa, che ha saputo coinvolgere tutte e tutti, anche persone con disabilità, e di ogni età e cultura. Ha poi annunciato un maggior coinvolgimento delle scuole e la volontà di aprire una “Casa del Ballo”.

Luigi Ratclif, ideatore dell’evento e coordinatore della programmazione, ha sottolineato la grande partecipazione al progetto, in continua crescita ed evoluzione. La terza edizione si terrà da sabato 11 a sabato 18 ottobre 2025 – ha annunciato – e sarà dedicata in particolare all’America Centrale e del Sud. Verrà organizzato – ha spiegato – un grande momento di ballo collettivo all’inaugurazione, per una città senza confini. Ci saranno poi un convegno nazionale per creare una rete di città danzanti il 16 ottobre e un gran finale con il coinvolgimento di allievi e allieve delle scuole di ballo e di sportivi e sportive. L’obiettivo – ha rimarcato – è quello di coinvolgere tutta la filiera torinese del ballo. Tra i prossimi progetti c’è anche quello di creare la prima “Guida del ballo”, mappando tutti i luoghi “danzabili” della città.

Nel dibattito in Commissione, Silvio Viale (+Europa, Radicali Italiani) ha riconosciuto la bontà dell’iniziativa e, nel ricordare la sua astensione sull’adesione al manifesto, ha chiesto approfondimenti sul contributo apportato dalla Città di Torino in seguito all’adesione al documento.

L’assessore ai Grandi Eventi, Mimmo Carretta, ha ribadito la condivisione da parte della Città dei valori alla base dell’iniziativa.

L’adesione della Sala Rossa al manifesto è stato uno snodo determinante – ha evidenziato Maria Grazia Grippo (PD) – perché ha permesso di inserire l’iniziativa negli spazi e nei palinsesti della Città, portando l’evento alla ribalta nazionale.

Massimiliano Quirico