Un’Alleanza per rilanciare le politiche abitative

È iniziata con gli auguri di “buon esercizio di pontificato a Leone XIV” da parte del presidente Vincenzo Camarda (PD) la seduta del 9 maggio 2025 della Quarta Commissione. La riunione è proseguita con l’audizione di Igor Piotto, segretario Cgil Torino e rappresentante di Alleanza per la casa.

Igor Piotto ha illustrato il progetto di Alleanza per la casa, nato circa un anno fa che – ha detto – tiene insieme Cgil, Cisl, Uil, sindacati inquilini Sunia e Sicet, Pastorale Sociale e del Lavoro e Cicsene per favorire l’interlocuzione con Atc e recuperare la vocazione sociale dell’edilizia residenziale pubblica, evitando la vendita del patrimonio immobiliare.

Secondo l’Istat – ha precisato – ci sono 78 mila alloggi sfitti nell’area urbana (ma potrebbero essere meno considerando gli affitti “in nero”, ha precisato) che potrebbero essere immessi nel mercato degli affitti.

Cicsene – ha spiegato – ha individuato 17 ragioni per le quali un piccolo proprietario non vuole affittare il proprio immobile e occorre lavorare per superare diffidenze e problematiche, anche con strategie di accompagnamento e un rafforzamento dell’agenzia Locare.

Infine, Igor Piotto ha auspicato un maggiore contrasto agli affitti in nero e una progettazione sociale nella gestione degli immobili pubblici che incroci politiche abitative e dinamiche sociali.

Nel dibattito in Commissione, Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha ribadito che la progettazione sociale dovrebbe essere fatta dall’assessore del Comune di Torino e che l’assessore regionale Marrone da tempo si è mosso per favorire l’auto-recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

La Commissione e il Consiglio Comunale sono impegnati da tempo sul tema della casa – ha affermato Caterina Greco (PD), che si è detta favorevole a un coinvolgimento del Terzo settore e della Curia, ma ha chiesto di non confondere i piani tra gestione del patrimonio pubblico e privato. Occorre poi – ha aggiunto – rivedere il Piano casa a livello nazionale. Bisogna anche valutare – ha precisato – se sia il caso di concedere gli alloggi popolari per tutta la vita oppure, invece, solo per esigenze emergenziali temporanee.

Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista) ha ringraziato il sindacalista per le proposte e ha evidenziato la necessità di interrogarsi maggiormente sulle politiche abitative e sul diritto all’abitare. Serve un maggior intervento del pubblico nell’intermediazione, che potrebbe essere svolto da Locare – ha affermato, auspicando un maggior confronto tra Atc e parti sociali. La casa non è solo speculazione – ha affermato – ma ha anche una funzione sociale.

Recuperiamo risorse dall’evasione ed evitiamo condoni e strutture che non servono a niente, come il ponte di Messina – ha detto Pietro Tuttolomondo (PD). Il Comune da solo non può trovare tutti i fondi necessari – ha aggiunto – ma può favorire l’immissione sul mercato degli alloggi sfitti.

Andrea Russi (M5S) ha ringraziato Alleanza per la casa per la disponibilità. La casa – ha sostenuto – è il tema della città, a cominciare da affitti brevi ed edilizia pubblica. Ha quindi criticato il mancato reintegro dei fondi per la casa da parte del Comune di Torino.

Stiamo lavorando a soluzioni concrete e non individuiamo solo responsabilità di altri, ma ci assumiamo anche le nostre – ha dichiarato Luca Pidello (PD), evidenziando le difficoltà nel valutare se un immobile sia sfitto oppure affittato in nero e ribadendo l’impegno della Città nell’intermediazione.

Claudio Cerrato (PD) ha ringraziato Alleanza per la casa per il documento organico proposto per migliorare la situazione abitativa. Occorre intervenire – ha dichiarato – sulle cause della mancata messa a disposizione di alloggi in affitto da parte dei proprietari, potenziando Locare e individuando nuovi strumenti che sollecitino i privati.

In conclusione, il presidente Camarda ha annunciato che il prossimo 28 maggio la Commissione si recherà in sopralluogo all’oratorio Maria Regina della Pace in Barriera di Milano per conoscere meglio le attività aggregative e di prevenzione del disagio e raccontare l’impegno sociale nel quartiere.

Massimiliano Quirico